"C’è un monte, in Corea, che si chiama Paekdu. È il monte più sacro di tutto il Paese. Ed è qui che, più di cinquemila anni fa, dal cielo discese Tangun, il fondatore della nazione coreana e il suo primo imperatore. Ed è qui che sono nato, il 16 febbraio 1942, in un’umile capanna tra gli alberi coperti di neve. Il mio nome è Kim Jong-Il". Iniziano così il racconto ufficiale della nascita del secondo Grande Leader della Corea del Nord, intorno a cui ruotano storie una più incredibile ed assurda dell'altra. In questa puntata lasceremo a lui la parola e il compito di raccontare la sua storia, profondamente legata alla storia della sua nazione isolata dal resto del mondo, e alla storia del cinema, che fu la sua prima arma di conquista del potere assoluto. La puntata è un po' più lunga del solito, c'erano troppe cose da raccontare, e si ispira largamente al bellissimo libro "Una produzione Kim Jong-Il", di Paul Fisher. (Un grazie speciale a Stefano Andreoli per avercelo segnalato).

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Kim Jong-Il dietro la macchina da presa
La protagonista di "La Fioraia", Hong Yong-hee
Banconota nordcoreana con l'effige de "La fioraia"
Kim Jung-Il (a destra) con il padre Kim Il sung (a sinistra)
Choi Eun-hee e Shin Sang-ok
Choi Eun-hee con Marylin Monroe, all'apice del suo successo
Choi Eun-hee e Shin Sang-ok con Kin Jong-Il durante il sequestro in Nord Corea
Pulsagari, la risposta nordcoreana a Godzilla
Choi Eun-hee e Shin Sang-ok dopo la liberazione
Choi Eun-hee e Shin Sang-ok in conferenza stampa dopo la liberazione